La paternità spirituale e l’accompagnamento della coppia e della famiglia

La paternità spirituale e l’accompagnamento della coppia e della famiglia

Ciclo di 3 seminari di formazione

Annullato incontro 2-3 aprile!!!

presso Villa Immacolata a Torreglia (PD) – via Monte Rua, 4

20 – 21 Novembre 2021

“La paternità nella famiglia e nella società oggi: un bisogno di cura e di custodia.”

Interverranno: Emilia Palladino, Antonietta Valente e Giorgio Barolomei, Giuseppe Bonfrate (Università Gregoriana) e altri

Apri il volantino del 1° incontro.
Per iscriversi al 1° seminario compilare il seguente modulo online.

15 – 16 Gennaio 2022

“La figura di Ignazio di Loyola: spunti di spiritualità per la cura e la custodia della coppia”

Interverranno: Paolo Monaco sj (Direttore CIS), Chiara Lorenzoni, Michelina Tenace (Univ. Gregoriana), e altri (da confermare)

2- 3 Aprile 2022 (Annullato!!!)

“La dimensione della paternità e l’accompagnamento spirituale della coppia.”
Spunti di riflessione e buone pratiche a confronto

Interverranno: Maria Cruciani (univ. Gregoriana), fr. Marco Vianelli (direttore Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della CEI), Giuseppe Trotta sj e altri

Vorremmo coinvolgere molte realtà diverse, interessate alla formazione per l’accompagnamento spirituale di coppie e famiglie, offrendo un’opportunità di studio, condivisione e riflessione su pratiche, modalità e strategie per crescere nell’accompagnamento spirituale di coppie.

Ci piacerebbe che le varie realtà potessero portare la ricchezza delle loro esperienze lavorando in modo sinodale. 
Per qualsiasi chiarimento rimaniamo a disposizione. mailto:segreteria@retefamiglieignaziane.org

Spiritualità in tempo di Covid: tra riaperture e riscoperte…

Spiritualità in tempo di Covid: tra riaperture e riscoperte…

Siamo una rete che raccoglie differenti realtà di spiritualità ignaziana, in chiave laicale e domestica. Sentiamo il bisogno di intervenire nel dibattito apertosi, in Italia, sul tema delle celebrazioni eucaristiche, in tempi di pandemia. Ci sentiamo toccati e coinvolti non solo come cattolici e cittadini, ma anche come padri e madri, mariti e mogli impegnati in un cammino di scoperta della bellezza e profondità della “spiritualità domestica”. Una spiritualità che, pur nella sofferta lontananza dalla celebrazione eucaristica ha saputo nutrirsi, in modo creativo, di tanti doni spirituali che sentiamo il dovere di testimoniare. Il nostro intervento, pertanto, vorrebbe porsi in questa prospettiva che, a partire dall’argomento in sé, intende volgere lo sguardo un po’ più in là.

Partiamo da una premessa. Negli annunci di riapertura delle nostre Autorità di Governo (locale e nazionale) troviamo  elementi di contraddizione e preoccupazione. Pensare di riaprire certi luoghi e non le Chiese, è certamente una di queste! Tuttavia quello che ci preoccupa è l’incertezza sul “come” riaprire, più che sul “quando” e sul “cosa”. Il nostro principale timore non riguarda il fatto che le Chiese non possano ancora riaprirsi alle celebrazioni dei riti in presenza di popolo, quanto piuttosto che debbano presto richiudere, molto presto! Insieme a fabbriche, luoghi di lavoro, di cultura e persino di spiritualità (come nel caso delle realtà animate dalle diverse comunità religiose colpite da questo stesso virus). Siam preoccupati, in sintesi, di dover richiudere presto per i morti provocati, non tanto dalla riapertura di questa o quella attività, né per averlo fatto in questo o quell’altro momento, ma per averlo fatto senza esserci seriamente preparati a farlo

1) Vorremmo che le nostre Autorità civili, anziché parlarci di quando e cosa riaprire, ci dicessero come e quando intenderanno: potenziare i servizi di medicina territoriale, distribuire i milioni di mascherine promesse, effettuare gli altrettanti milioni di test, aumentare i posti in terapia intensiva, assicurare i dispositivi di sicurezza per sanitari, farmacisti, lavoratori, ecc.!

2) Poiché il nostro è il Dio della vita, non solo del Sabato (e nemmeno solo della Domenica), vorremmo che le Autorità ecclesiastiche si facessero testimoni di questa nostra preoccupazione. Perché, oggi più che mai, avvertiamo il bisogno di una voce autorevole e sapiente che sappia risvegliare la coscienza civile della nostra comunità nazionale. Certe prese di posizione da parte delle Autorità ecclesiastiche, invece, ci lasciano alquanto interdetti e ci interroghiamo sugli elementi di scienza, oltre che di fede, su cui si fondano. Al di là dei proclami, anche in questo caso, vorremmo ragionare seriamente sulle modalità di condivisione del pane eucaristico concretamente pensate. Vorremmo sapere, ad esempio, come ritornare a celebrare la Messa insieme ai nostri figli o ai nostri anziani, cui sono impediti, d’altro canto, molti altri tipi di attività.

3) Anche a noi manca l’Eucarestia! Molti di noi ne hanno potuto beneficiare ogni giorno, per anni. Altre volte, abbiamo dovuto “limitarci” a celebrare quella domenicale, a causa degli impegni di una vita familiare e lavorativa intensa. Ma il nostro cammino cristiano ha saputo nutrirsi anche della preghiera e della meditazione della Parola di Dio! Abbiamo avuto la grazia, nel nostro cammino, di incontrare grandi testimoni che ce l’hanno presentata, fatta benedire, spezzata e condivisa, e altrettanto abbiamo tentato di fare per le famiglie nostre e degli altri fratelli incontrati in questi anni di cammino. La lontananza dall’Eucaristia che stiamo vivendo in questo periodo molti nostri fratelli la vivono nella loro normalità. Pensiamo ai divorziati risposati, ai conviventi…, ma anche a chi vive nei villaggi sperduti in Africa o in America Latina.

4) In questi giorni di Quaresima, all’interno delle nostre famiglie, abbiamo vissuto il nostro essere Chiesa domestica e testimoniamo che lo Spirito, anche in questa circostanza, ha saputo donare frutti inaspettatamente belli e profondi. Anche nella nostra preghiera mattutina, prima della sveglia di figli, mariti o mogli. Anche nei segni liturgici preparati insieme. Anche nel nostro lavoro spezzato dalle continue interruzioni dei loro bisogni acuiti da questa quarantena forzata. Persino nei peccati rivelati dal nostro esame di coscienza! È indubbiamente e irrimediabilmente mancata l’Eucarestia (naturalmente! Eccome!), ma la presenza di Dio, per chi vuole cercarla, abbiamo imparato a cercarla e trovarla ovunque!

5) È per tutto questo che chiediamo alla Chiesa, nostra Madre, di valorizzare la ricchezza paradossale di questa crisi. Le chiediamo di confermarci nel riscoprire Dio in ogni cosa. Anche, ma NON SOLO, nell’Eucarestia. Perché non accada, ad esempio, di saperlo ritrovare nelle nostre grandi Chiese e non nelle necessità del povero che sta fuori e bussa alla porta o in quelle di un Paese gravemente colpito dalla morte, dalla povertà, dalla fame, dall’incertezza del futuro.

Seminario “L’ASCOLTO un valore per la coppia”

Seminario “L’ASCOLTO un valore per la coppia”

16- 17 MAGGIO 2020 a Villa S. Giuseppe a Bologna

con Maria Teresa Zattoni pedagogista e consulente per la famiglia, con un taglio prettamente psicologico sulle dinamiche dell’accompagnamento di coppie.

Come di consueto si alterneranno momenti di riflessione e pratiche laboratoriali di gruppo.

Il seminario verrà attivato con la presenza minima di venti persone, chiediamo quindi una preiscrizione via mail (scrivendo a segreteria@retefamiglieignaziane.org) entro il 22 marzo al più tardi.

Costi: Verrà chiesta un’offerta libera per il pernotto e i pasti da lasciare a Villa S.Giuseppe.
Sarà organizzata un’animazione dei bambini i cui costi saranno definiti a seconda del numero dei partecipanti.



Si è concluso il Seminario sul tema “Accompagnamento di coppie”

Si è concluso il Seminario sul tema “Accompagnamento di coppie”

Si è tenuto il 12 e 13 ottobre scorso, nella casa Villa San Giuseppe a Bologna, il seminario sul tema “Accompagnamento di coppie. Quali tratti essenziali e declinazioni possibili?“.
Il seminario, promosso dalla rete famiglie ignaziane era aperto a tutti coloro che, nell’ambito della spiritualità ignaziana, si occupano delle coppie e delle famiglie ha visto una partecipazione molto attiva di oltre 50 persone nei due giorni.

E’ stata una grande gioia costatare la risposta che le realtà hanno dato e molto grande è stata la ricchezza che è stata messa in gioco.
Hanno lavorato insieme rappresentanti di gruppi famiglia ignaziani locali o parrocchiali (come quelli di San Fedele, Genova, San Saba), membri di gruppi CVX, famiglie e consacrati di Chémin Neuf, rappresentanti dell’associazione Esercizi spirituali per famiglie sulla scia di Sant’Ignazio di Loyola, rappresentanti dell’AGEVO e della stessa rete famiglie ignaziane, insieme ad alcuni religiosi e alcune religiose, che lavorano con famiglie e coppie.

Il “cuore” dell’evento era la dimensione “sinodale” che ha voluto animare i lavori. Tutti i partecipanti, e i relatori invitati, hanno ricevuto alcune settimane prima del seminario i contributi sul tema, offerti da singoli, coppie o realtà che si cimentano nell’accompagnamento, e che sono stati utilizzati come lavoro preparatorio.

Il sabato mattina p. Beppe Trotta sj, per affrontare il tema dell’ accompagnamento ignaziano nei suoi tratti caratteristici e fondamentali, ha offerto una relazione introduttiva su “l’arte di trattare e conversare con le persone; un contributo ai percorsi di accompagnamento spirituale di coppie / famiglie secondo il metodo ignaziano degli Esercizi spirituali”. La dottoressa Maria Teresa Zattoni, invece, per investigare le modalità e gli strumenti per l’accompagnamento di coppia, ha presentato un contributo su “L’ascolto, un valore per la persona, la coppia e la società” oltre ad interagire con i presenti sull’accompagnamento, i suoi “miti” e le sue risorse.

Alla mattinata di contributi è seguito un pomeriggio di lavori dei partecipanti condotti con il metodo dell’Open space technology, una tecnica partecipativa adatta a coinvolgere gruppi di persone in eventi che abbiano come obiettivo non solo la partecipazione, ma anche la costruzione di risultati ampiamente condivisi.
Una serata dedicata ad un film a tema, poi ripreso e commentato, ha concluso questa parte dei lavori.

I risultati emersi (dai contributi iniziali, attraverso le relazioni e il lavoro di rielaborazione nell’OST) sono confluiti in una sintesi finale costruita insieme la domenica mattina. Tutto verrà poi ulteriormente rielaborato e condiviso per progredire nella ricerca di una prima risposta alla domanda iniziale: “Quali tratti essenziali e declinazioni possibili per l’accompagnamento di coppie in stile ignaziano?”.

Il seminario è iniziato con una domanda ed è finito con la stessa domanda, arricchita però da tanti contenuti, stimoli e idee: un lavoro quasi completo, ma aperto e in divenire. Tutti i passaggi sono stati sostenuti da preziosi momenti di preghiera insieme, guidati da alcuni dei presenti.
I partecipanti hanno suggerito alcune piste anche su come proseguire in questa consolante collaborazione tra realtà diverse, ma accomunate dall’esperienza degli EESS ignaziani e della cura per la coppia e la famiglia. Di questi suggerimenti si cercherà di fare tesoro.

A conclusione dei lavori è stata celebrata al Santuario di San Luca una Messa “fuori orario”, nella quale sono stati consegnati al Signore il lavoro svolto, i frutti già raccolti, insieme ai desideri e alle speranze per il futuro, ma soprattutto un comune rendimento di grazie da parte di tutti i presenti per l’esperienza “viva” di una profonda unità nella differenza. 

Seminario sull’accompagnamento di coppie

Seminario sull’accompagnamento di coppie

12- 13 OTTOBRE 2019 a Villa S. Giuseppe a Bologna

Un’opportunità di racconto, condivisione e riflessione di pratiche, modalità e strategie per crescere nell’accompagnamento di coppie.

ATTIVITA’

Venerdì sera
arrivi per i più lontani

Sabato mattina
9.30 accoglienza
10.00 Preghiera e saluti
10.30 Introduzione del direttore del CIS Accompagnamento Ignaziano: tratti caratteristici ed elementi fondamentali
11.15 L’accompagnamento di coppia: approcci, modalità e strumenti
12.00 Risonanze e confronto
12.45 Pranzo

Sabato Pomeriggio
14.30 Open Space Technology: “Quali tratti essenziali e declinazioni possibili per un accompagnamento di coppia efficace?”
18.30 Preghiera comunitaria
19.30 Cena

Domenica mattina
9.30 Preghiera comunitaria
10.00 Instant report OST: rilettura e confronto per un’elaborazione condivisa di un documento finale
12.00 Celebrazione
13.00 Pranzo

Per maggiori informazioni vedi il volantino!

Per iscriversi compilare il modulo online
Costi: Verrà chiesta un’offerta libera per il pernotto e i pasti da lasciare a Villa S.Giuseppe.
Sarà organizzata un’animazione dei bambini i cui costi saranno definiti a seconda del numero dei partecipanti.

Nuova newsletter

Nuova newsletter

E’ uscita la seconda newsletter della Rete delle famiglie ignaziane!

newsletter2019-04

La rete siamo noi
Lettera del Presidente
Dalla mini-équipe
La tenda di Abraham 
Gli Olmi: LA NOSTRA CASA 

Una finestra aperta 
Casa della tenerezza, a Perugia: UNA COMUNITÀ DA SCOPRIRE 
Focus
Il progetto formazione: le  opportunità formative per l’accompagnamento in Esercizi secondo la 18° Annotazione 

Cibo per mente e cuore 

Recensioni 
Le lettere di Berlicche 
Il nome giusto delle cose 

La Vignetta

EESS per famiglie organizzati dall’Associazione Rete delle famiglie Ignaziane

EESS per famiglie organizzati dall’Associazione Rete delle famiglie Ignaziane

Dal 31 Luglio al 4 agosto si sono tenuti presso il seminario vescovile di Bedonia gli Esercizi Spirituali Ignaziani (EESS) per famiglie, organizzati dall’Associazione Rete delle famiglie Ignaziane.
L’esperienza degli EESS in questa forma permette alle famiglie di prendere una certa distanza dalle cose, raccogliersi in silenzio e in solitudine, anche all’interno della coppia, per poi ritrovarsi con il coniuge e mettere in comune quello che si è vissuto nella preghiera. L’esigenza di “fare gli esercizi” nasce dalla voglia di coltivare l’interiorità della coppia e di condividere l’esperienza dell’unità che Dio crea in noi e nella coppia, di scoprire come Dio opera già nella nostra vita e così riportare i frutti di questa rivelazione nella vita di tutti i giorni, nelle relazioni quotidiane.

La giornata, per le 20 coppie iscritte agli esercizi, era suddivisa sia al mattino che al pomeriggio in questo modo: mezz’ora in cui venivano (la mattina) presentati gli spunti e i brani su cui impostare la preghiera personale e (il pomeriggio) le istruzioni su come svolgere la preghiera secondo la spiritualità ignaziana e successivamente due ore di preghiera personale e/o di condivisione di coppia; era inoltre previsto un colloquio giornaliero con la guida spirituale, che si poteva svolgere singolarmente o in coppia.
Gli incontri mattutini erano tenuti dai coniugi Bovani, che da molti anni propongono incontri per coppie presso il santuario dato a loro in gestione a Boves, nei pressi di Cuneo, e che hanno sviscerato il tema portante del corso degli esercizi: “Corporeità e spiritualità, uno spazio dove esercitarsi”. Al pomeriggio i coniugi Tosetto, che da dieci anni si stanno formando come guide spirituali, proponevano le istruzioni per la preghiera ignaziana e la modalità con cui si può declinare alla coppia. Suor Enrica Bonino, e i Padri Giuseppe Trotta e Massimo Tozzo aiutavano nell’organizzazione e nei colloqui come “guide”.
Mentre i genitori seguivano il ritmo giornaliero degli esercizi, i figli delle coppie, circa una quarantina, sono stati seguiti dagli animatori di Animatema, un’associazione nata da più di un decennio in sede dei convegni dell’Ufficio nazionale della Pastorale per la Famiglia della CEI. Il percorso di animazione, partendo dalla Parola di Dio, è costruito per quanto possibile sugli stessi contenuti proposti ai genitori con modalità e tempi rispettosi delle esigenze e età dei figli.

La struttura è stata congeniale per l’attività: mentre i bimbi giocavano nel giardino o nella sala dedicata ai laboratori, i genitori hanno potuto mantenere il silenzio e pregare nei santuari, nella stanza del deserto oppure in una delle aule disponibili.
Alle 18 ci si trovava tutti nel boschetto, dove insieme partecipavamo alla messa, i bambini suonavano vari strumenti e portavano all’offertorio i lavoretti preparati la mattina stessa. Dopo la cena ancora tutti fuori a fare giochi e balli, sempre con un occhio puntato sul tema del corso di esercizi.

Nasce l’associazione della Rete delle Famiglie Ignaziane

Nasce l’associazione della Rete delle Famiglie Ignaziane

 

Il 19 febbraio 2017 presso il noviziato dei gesuiti è nata l’associazione della Rete delle Famiglie Ignaziane.

L’Associazione è apartitica, non ha scopo di lucro e svolge attività di promozione e utilità sociale.
Le finalità che si propone l’Associazione sono, in particolare: la promozione e la gestione degli Esercizi Spirituali Ignaziani nella loro forma e modalità consona all’identità della coppia e della famiglia (di seguito “EESS Familiari”), come strumento originale ed efficace di rinnovamento e approfondimento della fede in famiglia nonché di sostegno e promozione della famiglia.

Weekend di formazione a Noceto

Weekend di formazione a Noceto

 

E’ iniziato il corso di formazione per coppie appartenenti alla rete di famiglie ignaziane. Il corso ha avuto luogo presso la fraternità francescana di Betania a Celle di Noceto (Parma).

Abbiamo iniziato ad approfondire il tema delle annotazioni e l’introduzione sugli esercizi spirituali di S. Ignazio (metodo, impostazione).
Il corso è andato molto bene, anche i bambini hanno partecipato alla formazione con attività parallele e come ha detto E. “Mamma, qui si sta tanto bene!”
Le 13 coppie che hanno partecipato e i relatori si ritroveranno per un altro incontro di formazione ad Alassio durante il ponte del 2 giugno. Si tratta di attività in cui le coppie, sono invitate a fare da moltiplicatori, “casse di risonanza” nei territori in cui vivono.